Enogastronomia
Ultima modifica 18 marzo 2024
Tra i primi piatti spiccano i classici vincisgrassi, i cannelloni ed i “calcioni”, pasta all’uovo con ripieno di ricotta, parmigiano, noce moscata, uova, poi conditi con ragù di carne. Particolari i “quadrelli e i tajulì pelusi” impastati con sola acqua e farina e cotti in un brodo povero fatto con acqua, lardo, sedano, carota e cipolla ed i “martagliati de pulenta” impastati con la polenta, farina e uova serviti con sugo di carne o con sugo povero con lardo, sedano, carota, cipolla e pomodoro; tradizionali i “maccherò de o batte”.
Tra i secondi piatti rinomati e gustosissimi il “coniglio in porchetta” e lo “stoccafisso allacciato”, la “trippa canapina”, il potacchio sia di pollo che di agnello, particolari sono le “uova in trippa”; i salumi (ciabuscolo, lonza, coppa, salame, cotechino, ecc.) rivestono nella gastronomia locale una certa importanza.
Ogni stagione ed ogni ricorrenza ha i suoi dolci.
In occasione del Natale ogni tavola ha il suo “Serpe” (la ricetta originaria, inimitabile, è quella custodita dalla Suore di Santa Chiara) dolce a forma di spirale impastati con le mandorle tritate e glassati e i “Cavallucci” a base di canditi, sapa, uvetta, cioccolata, noci, nocciole.
A Pasqua l’agnello, simile nell’impasto ma non nella forma al serpe; a Carnevale zeppole, limoncini e cicerchiata.
Tutto l’anno è un classico il ciambellone.
Molte delle preparazioni citate hanno ottenuto il riconoscimento del Ministero come prodotti di qualità regionali.
Tra i vini si annoverano un buon Montepulciano ed un eccellente Rosso Piceno.
L’ospitalità e la buona tavola sono di casa a Filottrano.